Domus Aurea e Raffaello L’invenzione delle Grottesche

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LA DOMUS AUREA

Dopo la distruzione della sua prima dimora sul Palatino nel grande incendio del 64 d.C., Nerone fece costruire la Domus Aurea. La più grande e la più sfarzosa delle dimore imperiali, la Domus Aurea si estendeva dal Palatino fino al Colle Oppio e parte del Celio coprendo circa un miglio quadrato. Comprendeva un lago artificiale, dei giardini ed un bosco. Gli architetti furono Severo e Celere mentre le pitture furono realizzate da un certo Fabullus o Famulus. Gli ambienti finemente decorati erano arricchiti da numerose statue provenienti dalla Grecia e dall’Asia Minore. La casa continuò ad essere abitata fino al 104 d.C. quando un violento incendio ne provocò la fine. Successivamente sulla Domus Aurea vennero costruite le Terme di Traiano mediante l’interramento dei suoi ambienti e la chiusura degli accessi. L’edificazione delle Terme ha consentito alla Domus Aurea la conservazione di alcuni suoi ambienti fino ai nostri giorni. Sin dal Rinascimento, epoca della sua scoperta, molti artisti, di cui sono visibili oggi le firme in alto sui muri si calavano nelle “grotte” delle sale interrate della Domus Aurea per ricopiare a lume di candela le pitture presenti sulle volte. Il nucleo principale della Domus Aurea è costituito da due cortili di forma pentagonale che fungono da raccordo tra i settori occidentale e orientale. Tra i due cortili si trova una grande sala ottagonale, con volta a padiglione, che secondo Svetonio, ruotava ininterrottamente giorno e notte. La decorazione delle pareti era formata, fino ad una certa altezza, da lastre marmoree ora scomparse, mentre la parte più alta e i soffitti erano decorati da pitture e stucchi con scene mitiche (Achille a Sciro, Ulisse e Polifemo, Ettore e Andromaca). Gli ambienti appaiono ora bui e tetri (tutte le aperture sono state chiuse per la costruzione delle soprastanti terme) ma in origine la luce era l’elemento predominante, con tutti gli ambienti aperti su un porticato, dal quale si poteva godere la vista della valle con il lago artificiale ed i giardini che lo circondavano.

RAFFAELLO E LA DOMUS AUREA – L’INVENZIONE DELLE GROTTESCHE

Le grottesche sono un particolare tipo di decorazione pittorica parietale che affonda le sue radici nella pittura romana di epoca augustea e che fu riscoperto nel 1460, studiato dai più grandi pittori dell’epoca e poi diffuso in Vaticano e in moltissimi palazzi nobiliari ad opera della bottega di Raffaello.

In occasione della celebrazione dei 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio alla già di per se bellissima visita del cantiere Domus Aurea negli spazi della Domus Aurea (sala ottagonale e ambienti limitrofi), avremo modo di ammirare anche la mostra su Raffaello e le grottesche, con l’ausilio di straordinari apparati interattivi e multimediali.

Il progetto, curato dal Parco archeologico del Colosseo e dal professor Vincenzo Farinella con l’organizzazione di Electa, ha l’ambizione di raccontare la storia e l’arte di uno dei complessi architettonici più famosi al mondo, che ha segnato e influenzato, con la sua scoperta, l’iconografia del Rinascimento.

ORGANIZZAZIONE DELLA VISITA

Unico neo è che questa visita, purtroppo, non da possibilità ai gruppi di fissare una data e ora e su quella raccogliere le adesioni. Il sistema dei Ticket elettronici prevede esclusivamente, una volta noto  il numero dei partecipanti, di entrare nel sito e acquistare i biglietti che poi non sono rimborsabili.

Volendo comunque prender parte a questo bellissimo evento, Tesori Nascosti raccoglierà le vostre adesioni fino al 7 marzo per poi comunicarvi il giorno seguente il giorno/ora di disponibilità per la quale confermerete o meno la vostra prenotazione.

 

N.B. Partecipare a questa singola iniziativa porta 3 numeri alla tua Cartella della Tombola 2020

Esaurito

Descrizione

EVENTO ANNULLATO CAUSA COVID-19

 

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